sabato 20 luglio 2013

La piccola spiaggia appartata



“Kim ! Dove stiamo andando? Lo sai che non possiamo uscire dallo stabilimento... ci sono gli umani” la voce rimbombò sopra la città come un tuono sembrava incredibilmente potente eppure Jenny era solo uan ragazzina di 19 anni.
“E chi se ne frega?” rispose la voce di Kim soffocando le risate. “non è che possono dirci niente.”
“non vorrai mica uccisderli di proposito... lo sai che è vietato”
“ma no! Voglio solo un posto dove possiamo starcene tranquille senza tutti quei ragazzi che ci fissano.”

I tremori intorno alla città si fecero più forti seguendo il ritmo dei passi enormi delle due gigantesse che stavano sconfinando. La popolazione umana e quella gigante avevano sempre convissuto più o meno pacificamente fino a quel momento. Per fortuna i gulliveriani non avevano mai sentito la necessità di espandersi nelle terre popolate da umani. Addirittura avevano votato leggi per salvaguardare le loro città. Almeno in teoria per un gulliveriano lo sconfinamento era un reato grave. In pratica però non era raro che qualche città umana subisse “danni accidentali” a causa di gulliveriani distratti. Era opinione comune nel popolo dei giganti che gli umani fossero semplicemente troppo piccoli. Di conseguenza moltissimi incidenti venivano tollerati. Dal punto di vista dei governi umani invece erano vissuti come calamità naturali. Almeno finché qualche gulliveriano non sconfinava nella propria città.

Gli abitanti di Kennon City fissarono terrorizzati le due gigantesse che si stagliavano al di là delle montagne. Tutti gli umani sapevano dell'esistenza dei gulliveriani, conoscevano le loro straordinarie dimensioni ma le nozioni scolastiche non erano sufficienti a preparare la mente a due ragazze talmente grandi da poter scavalcare le montagne dietro la città senza il minimo sforzo.
Le ragazze chiacchieravano tra loro senza badare all'infradito di Jenny che appiattiva decine di edifici alla periferia cittadina. Ridevano e escherzavano come qualsiasi ragazza al mare.
La gente in città iniziò a correre in tutte le direzioni per cercare di salvarsi. Era un gesto futile considerando che il tallone di Kim era grande quanto uno stadio, l'intero piede poteva appiattire senza sforzo interi blocchi cittadini. Le ragazze camminavano in città con passi lenti e misurati che erano come meteoriti per la popolazione. Le gente implorava, pregava piangeva cercando un po' di pietà dalle due ragazze che indifferenti avanzavano verso la costa.

“ah, finalmente un po' di privacy. Detesto quando tutti mi fissano” disse Kim
“Siamo in mezzo ad una città di umani, ci staranno fissando tutti”
“Be, loro non contano no? Dai rilassati, sono solo umani”

Mentre le due gigantesse parlavano in mezzo alla città la polizia stava cercando di evacuare più gente possibile prevedendo che presto le ragazze si sarebbero sedute. I poliziotti si agitavano cercando di controllare la fiumara di gente cercando di ignorare gli immensi piedi delle titane che si intravedevano poche strade più in là. Improvvisamente su uno di questi gruppi si fece buio. Prima che qualcuno potesse realizzare quello che stava succedendo un enorme pezzo di stoffa cadde su un gruppo di edifici: il pezzo di sopra del bikini di Kim. I lacci sottili spessi come treni si sfracellarono sugli edifici demolendoli o appiattendo le centinaia di persone. Le coppe, di dimensioni modeste per una gulliveriana, appiattirono interi blocchi cittadini. La ragazza mandò un sospiro di piacere mentre distendeva il busto. Il suo seno giovane apparve come una coppia di colline per gli umani che ebbero il coraggio di guardare. Migliaia di ragazzi in città osservavano rapiti il seno di Kim mentre anche Jenny procedeva a mettersi in topless. Le ragazze avanzarono tra gli edifici fino ad arrivare a bagnarsi i piedi nel porto della città. Molte piccole navi si erano allontanate ma i grossi traghetti e le navi da crociera erano ancora troppo vicini. Due sparirono sotto il piede nudo di Jenny altre si ribaltarono a causa delle onde causate dal passo.
Molti sopravvissuti sperarono che a questo punto le due gulliveriane andassero a fare il bagno allontanandosi. Purtroppo per loro le lunghe gambe bronzee di Kim si piegarono, le mani si poggiarono su alcune aree della città il lontananza a sostenere il suo giovane corpo mentre si sedeva. La distruzione causa dal sedere della giovane gulliveriana era inimmaginabile. L'intero quartiere degli affari sparì sotto se sue natiche insieme a migliaia di persone. Pochi istanti dopo la ragazza si distese sulla schiena ridacchiando indifferente al genocidio. Di fianco a lei Jenny si inginocchiò sulla linea dell'acqua. Distese le mani. La gente capi cosa stava accadendo prima ancora che lei dicesse “credo che abbronzerò prima un po' la schiena.” poi si abbassò la gente urlava e pregava mentre la sua pancia piatta schiacciava case e palazzi. Quelli che si trovavano più avanti ebbero una visuale perfetta e agghiacciante della distruzione solo per poi vedere il seno pieno di Jenny accartocciare i grattacieli sotto il suo peso. In un attimo un altro quartiere sparì mentre i seni di Jenny formavano dei confortevoli crateri.
Poco meno di un decimo della città si era salvato. Ora le ragazze stavano immobili chiacchierando
“Sai, stendersi su una città da una sensazione fantastica.” disse Jenny
“lo so. Dopo un po' è come sabbia finissima.” rispose Kim ad occhi chiusi.
“Non ti dispiace un po' per loro?” chiese Jenny con più curiosità che empatia nella voce.
“E per cosa? Due belle ragazze sono venute a prendere il sole da loro. Dovrebbero esserci grati.” disse Kim ridendo.
“in effetti hai ragione. I ragazzi, quelli sopravvissuti almeno, si staranno godendo lo spettacolo ora.”

“magari invece di starsene con le mani in mano potrebbero spalmarci un po' d'olio abbronzante”

venerdì 19 luglio 2013

Crescita Esponenziale 1



Tim aprì frettolosamente la porta del suo appartamento per far entrare la sua ultima conquista. Finalmente ci era riuscito dopo settimane di corteggiamento se la sarebbe portata a letto! Entrò in casa trepidante mentre dietro di lui entrava Carmen, era una ragazza di 22 anni bellissima alta, capelli neri lunghi, occhi verdi, labbra carnose, gambe lunghe e sensuali e un fisico da modella con uno spettacolare paio di seni. In realtà lei era una modella ma al momento a Tim interessava poco quale fosse il suo lavoro.
Finirono rapidamente a letto, anche lei sembrava abbastanza assetata di sesso e presto si spogliarono a vicenda fino a rimanere in intimo. lei era divina alta e fantastica nel suo tanga nero e i suoi tacchi a spillo. Tim si fermò un momento e decise di usare una sorpresa che si era portato dal lavoro. con notevole sforzo si alzò e andò in cucina e prese una strana pillola rossa.

"Cos'è?" chiese Carmen interessata.

"E' un afrodisiaco che stiamo ancora sviluppando giù al laboratorio però ti garantisco che è praticamente finito e che è una bomba!". Carmen dal canto suo lo fissò perplessa per un attimo. In effetti lei non era mai riuscita a godere come si deve era troppo fredda e forse era il caso di smuoversi un po'. Strappò di mano la pillola a Tim e la ingoiò poi ripresero da dove si erano fermati.

Erano alle solite pensò Carmen. prima di poter godere doveva succhiarlo a quel povero fesso di Tim. il lavoro di bocca era la sua specialità e Tim era steso catatonico sul letto cercando di trattenersi.

Ma c'era qualcosa di diverso... man mano che passavano i secondi sentiva il cazzo di Tim più piccolo nella sua bocca. Si guardò un po' intorno n cerca di un riferimento accorgendosi che la sua testa quasi toccava il soffitto! Ed era stesa! Tim non sembrava essersi accorto di niente. Carmen sorrise perfida, adesso sarebbe stata lei a usarli come oggetti di piacere e non il contrario! Diede due poderose leccate a Tim che venne all'istante. Lei ingoiò e poi si stese sulla schiena sollevando Tim.

"Ora tocca a me godere" dicendo questo se lo appoggiò sul seno destro e lui subito iniziò a leccarle il capezzolo. "mmm" il piacere che provava Carmen era enorme era come se insieme a lei fosse cresciuta anche la sua sensibilità. spinse Tim più in basso verso la sua figa invitandolo a penetrarla. sulle prime quasi non sentiva nulla ma man mano che il ragazzo continuava a stimolarla lei si bagnava di più.
Era fantastico! La sua più remota fantasia sessuale si stava realizzando! Era quasi più questo a farla godere che Tim.
Dal canto suo il giovane iniziò a rendersi conto che qualcosa non andava. Ok Carmen era alta ma non così alta! La sua figa era grossa come il suo busto e lui ne era sommerso quasi totalmente
"ehi ma che succede!?!" in tutta risposta Carmen mugulò di piacere e allungò le mani verso il suo piccolo amante iniziandolo a spingere dentro di lei. Tim urlò a squarciagola ma ormai lei era in estesi e non si curava più di nulla se non del suo piacere. Tim si sentì spingere dentro da mani enormi vide come il suo agitarsi non facesse altro che aumentare il piacere della sua carnefice. Ormai era fuori solo la sua testa ma la ragazza sembrava determinata a mettere dentro anche quella mentre con due dita si stimolava. ormai gemeva di puro piacere e Tim sentì i muscoli contrarsi introno a se. le sue ossa si stavano spezzando per la troppo pressione e lui cercava di uscire non sapendo che così aumentava solo il piacere di Carmen.

Infine la ragazza venne i muscoli della figa si contrassero e sbriciolarono Tim con uno spruzzo di sangue.

Grande è bello



Se anche voi, come me siete irrazionalmente eccitati all'idea che una ragazza cresca a dimensioni smisurate e inizia a fare quello che le pare o se amate fantasticare sull'idea di essere rimpiccioliti e usati come schiavi da sensuali dee indifferenti. questo è il posto che fa per voi.

La nostra è una fantasia strana, irrealizzabile, per cui dobbiamo accontentarci di fare finta. E a me piace un sacco fare finta. Adoro scrivere storie più o meno lunghe riguardo le donne giganti, le dee, le titane e le padrone.
E, cosa che dovrebbe interessavi, adoro condividerle con il resto della nostra comunità. Da qui l'idea di questo sito.

Ma non dilunghiamoci in inutili spiegazioni e andiamo subito alla parte che ci interessa. Sono una frana a fare i collage ma adoro scrivere storie magari basandomi sull'idea data da qualche collage preso in giro (ad esempio quello che fa da copertina a questo post). visto che la mia fantasia copre tutto lo spettro del Size Fetish (tutte le fantasie sulle dimensioni dal sapore erotico e spesso pornografico) ho deciso di organizzare così il blog seguendo una comoda scaletta:

Venerdì: storia a puntate.
Sabato: storia breve Mega (ovvero una gigantessa che cresce)
Domenica: storia breve di rimpicciolimento
Lunedì: storia breve di coppia gigante (un lui e una lei enormi)
Martedì: qualcosa a piacere
Mercoledì: storie brevi a richiesta (poi spiego)
Giovedì: Storia mega con gigante (si, un uomo enorme)

é bene avvisare da subito: la maggior parte di queste storie contengono MATERIALE NON ADATTO AI MINORI come: sesso, masturbazione, nudità, violenza e altre cose che ora non mi vengono in mente ma tutte molto porno. Quindi se avete meno di 18 anni ARIA! O almeno non venite a lamentarvi.

Direi che le premesse le abbiamo fatte.
Buona lettura.

ps: l'immagine sopra è presa da GIANTESSBOORU